25 Settembre 2019
LA LEGA HA VOTATO IN CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO A FAVORE DEL NOSTRO ORDINE DEL GIORNO E NOI ABBIAMO VOTATO A FAVORE DELLA LORO LEGGE REFERENDARIA PER LEALTĀ.
La posizione di Fratelli d’Italia sulla legge elettorale che vorremmo fosse approvata dal Parlamento italiano è chiara e coerente: sistema prevalentemente maggioritario con un premio di maggioranza alla coalizione che riceve il maggior numero di consensi da parte degli elettori, in modo da garantire stabilità politica e governabilità al nostro Paese.
A questo si aggiunga l’elezione diretta da parte dei cittadini del Presidente della Repubblica e l’abolizione dei senatori a vita.
Capendo l’esigenza politica degli amici della Lega che hanno presentato in Consiglio regionale del Veneto una proposta di legge referendaria maggioritaria, auspicando una modifica della legge elettorale per il rinnovo del Parlamento nazionale nel senso da noi richiesto, in qualità di Capogruppo di Fratelli d’Italia e di Coordinatore per il Veneto del Partito di Giorgia Meloni, ho presentato in Consiglio un Ordine del Giorno che è stato votato dalla Lega, creando i presupposti perché anche Fratelli d’Italia potesse votare per lealtà a favore della proposta della Lega.
L’Ordine del Giorno presentato dal sottoscritto a nome di Fratelli d’Italia chiede un impegno da parte del Consiglio stesso a formulare una proposta di legge statale di iniziativa regionale, che preveda una quota prevalente di eletti col sistema maggioritario e un premio di maggioranza, così da assicurare la vittoria certa alle elezioni di una coalizione figlia della volontà popolare e la governabilità del paese – annuncia il Capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale.
Accanto a questo, abbiamo ritenuto di chiedere un ulteriore impegno per la formulazione di una proposta di legge statale di iniziativa regionale di modifica della Costituzione ai sensi dell’art. 138 che preveda l’elezione diretta del Presidente della Repubblica, lasciando che sia il popolo sovrano ad avere la possibilità di eleggere la massima carica dello Stato.
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