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Contro ogni tipo di violenza

01.09.2021

Confermiamo la nostra assoluta condanna e nitida presa di distanza da ogni forma di violenza.

Confermiamo la nostra assoluta condanna e nitida presa di distanza da ogni forma di violenza.

Coerentemente con queste nostre convinzioni ci permettiamo di fare pubblicamente alcune domande:

- Non è forse violenza il discriminare e trattare come degli appestati tutte quelle persone che non possono vaccinarsi o hanno scelto liberamente di non vaccinarsi contro il Covid-19 coerentemente con il Regolamento comunitario 2021/1953?

- Non è forse violenza costringere a vaccinarsi la maggior parte della popolazione italiana sotto la subdola minaccia della privazione delle libertà individuali o il vergognoso ricatto del green pass?

- Non è forse violenza il costringere i bambini ad inocularsi queste sostanze geniche sperimentali che, oltre ai tanti effetti collaterali gravi o mortali, corrono il rischio di provocare conseguenze devastanti dal punto di vista psicofisico per tutta la vita delle future generazioni?

- Non è forse violenza l’aver istigato le persone ad accanirsi le une contro le altre sulla base della legittima scelta di aver ceduto o meno al ricatto vaccinale?

- Non è forse violenza il costringere la gente a vivere costantemente nel terrore fomentato da mezzi di disinformazione e presunti esperti virostar prezzolati dalle multinazionali farmaceutiche?

- Non è forse violenza l’aver fatto colpevolmente trascurare centinaia di migliaia di malati oncologici e cardiopatici per dare l’assoluta precedenza all’emergenza sanitaria legata alla diffusione del Covid-19?

Ecco, quando leggiamo sui giornali di regime e sentiamo sui mezzi di disinformazione asserviti al pensiero dominante che qualcuno inorridisce o si straccia le vesti alla notizia di condannabili minacce o di inaccettabili spintoni fatti da alcune persone esasperate che partecipano alle tante  manifestazioni di piazza affollate da centinaia di migliaia di persone che non accettano l’idea di piegarsi sotto la violenza psicologica del ricatto vaccinale, allora ci viene veramente da pensare se nella nostra amata Italia esista ancora la giustizia ed il rispetto per le persone libere.

Se la magistratura italiana non è solo quella descritta da Palamara, allora speriamo che laddove i diritti dei cittadini vengono calpestati dalla politica asservita agli interessi economici e pervasa dalla sete di potere, perlomeno le persone non corrotte e non asservite al potere che sono chiamate ad amministrate la giustizia possano imporre il rispetto della Costituzione, delle leggi e delle sacrosante libertà individuali.

 

on. Sergio Berlato

Deputato italiano al Parlamento europeo



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