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È necessario adottare misure preventive per evitare i danni provocati dall'eccessiva presenza dei cormorani e degli altri uccelli ittiofagi a danno dell'acquacoltura e della fauna ittica.

08.03.2021

La popolazione dei cormorani è in forte sovrannumero nel nostro Paese e questo rappresenta un grave problema sia per le attività antropiche che per l’equilibrio ambientale.

La popolazione dei cormorani è in forte sovrannumero nel nostro Paese e questo rappresenta un grave problema sia per le attività antropiche che per l’equilibrio ambientale. In gennaio abbiamo interrogato la Commissione europea sulla politica da adottare per la gestione di questa specie priva di nemici naturali, che sta causando danni non indifferenti alle attività di pesca, concorrendo in maniera drastica alla diminuzione dello stock ittico. Nella risposta inviataci dalla Commissione, la stessa suggerisce l’applicazione da parte degli Stati membri dell’art. 9 della direttiva Uccelli, che consente di avvalersi di deroghe per la rimozione dei cormorani ove questi arrechino gravi danni alla pesca e all’acquacoltura. Ci auguriamo che le Istituzioni cessino immediatamente di restare inerti, adoperandosi, per il tramite della deroga prevista dalla direttiva Uccelli, per tutelare l’acquacoltura, la fauna ittica e l’economia del settore ittico già molto provato dalla crisi economica e occupazionale conseguente alle politiche di contenimento della diffusione del Coronavirus nel nostro Paese.

 

on. Sergio Berlato

Deputato italiano al Parlamento europeo



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