In Europa l’unico Paese in cui i salari dei lavoratori sono diminuiti è l’Italia.
In Europa l’unico Paese in cui i salari dei lavoratori sono diminuiti è l’Italia.
Tra il 1990 e il 2020, ovvero negli ultimi trent’anni, si è registrato un calo del 2,9%, mentre Germania e Francia sono rispettivamente al +34% e +31%.
Siamo l’unico Paese che presenta una crescita negativa.
La Lituania è al primo posto con +276%, seguono l’Estonia con +237% al secondo posto e la Lettonia con +200% al terzo posto.
Si prospetta uno scenario a dir poco allarmante per i nostri giovani, già martoriati da questa crisi sanitaria, occupazionale ed economica.
Oggi l’Italia è quarta in Europa per numero di lavoratori poveri, ovvero coloro che guadagnano da €550 a €820 al mese (11,8% di tutti i lavoratori). Se si considerano i lavoratori più giovani la quota sale al 15,6%.
Ora più che mai è indispensabile introdurre un minimo contrattuale in tutta l’Unione.
Sergio Berlato
Deputato italiano al Parlamento europeo