Una situazione dovuta alla mancanza di programmazione e di gestione da parte del Governo, colpevole di non aver agito quando era il momento di prepararsi per far fronte alla recrudescenza del virus
Il Governo continua a martoriare il settore del turismo e della ristorazione senza alcun ritegno, noncurante del fatto che il nostro tessuto economico sta morendo.
Le nostre associazioni hanno deciso di non lasciare queste donne da sole e senza difesa. Abbiamo il dovere morale di difendere e di difenderci contro questi animal-ambientalisti che nascondono una violenza e un odio inauditi dietro una facciata di finto buonismo che nasconde un animo intriso di odio e di violenza.
Le scarse risorse a disposizione andrebbero utilizzate per incentivare le assunzioni; non certo per pagare la gente per stare sul divano.
Noi continueremo in tutte le sedi e in tutte le forme a esprimere il nostro dissenso
Questo Governo di sinistri sta tentando ancora una volta di imporre una patrimoniale per salassare i cittadini italiani già in difficoltà a causa della crisi sanitaria ed economica.
Da una parte il Ministro dell’Interno chiede che l’Europa intervenga per controllare l’immigrazione clandestina, dall’altra il suo Governo cerca escamotage per attrarre clandestini e farli rimanere nel nostro paese.
Si affaccia lo spettro di un nuovo “Corridoio turistico anticovid”: Austria e Svizzera sono pronte ad accogliere i nostri sciatori, mentre il Governo italiano pensa di chiudere gli impianti sciistici italiani per le festività natalizie.
Speriamo che prima o poi si capisca la necessità di unire le forze di tutti i portatori e di tutti i difensori della Cultura rurale se vogliamo garantire un futuro dignitoso alle nostre attività.
È indispensabile ripensare ad una politica che aiuti le giovani coppie, così da mettere al centro la difesa dei diritti del bambino, il sostegno alla famiglia naturale, approvando ad esempio misure per utili a conciliare la vita privata e con il lavoro.
Speriamo che il 25 novembre diventi un momento di riflessione volto a garantire un maggior impegno da parte di tutti, senza distinzioni, a combattere l’odio verso le donne.